..ultimi giorni per preparare l’albero e il presepe..ed entrare così in piena atmosfera natalizia!
Con i bambini ripassiamo il “tu scendi dalle stelle” che dovranno cantare davanti alla porta per fare entrare Babbo Natale, ( Tommaso travestito che i più grandi oramai hanno riconosciuto,) in un bel miscuglio di sacro e profano..
Per me quest’anno ci sarà ,in un certo senso, un doppio Natale, infatti sabato 14 dicembre il più piccolo dei mie 3 figli,Tommaso ,convola a nozze con la sua Camilla..sono mesi che ci si prepara all’evento, ma più di me senz’altro ha avuto il suo da fare la famiglia della sposa…
Questa la chiesa, dei santi Nereo e Achilleo,
In questo luogo sorse, nei primi secoli dell’era cristiana (prima del 330 d.C.), una chiesa denominata ad fasciolas o fasciolae e dedicata al culto di San Pietro martire.
Una tradizione riferisce infatti che l’Apostolo Pietro, fuggendo dal carcere Mamertino, in questo luogo perdette la benda (appunto fasciola) che copriva le ferite prodotte al piede dai ceppi della prigionia. Secondo la tradizione, basata sugli apocrifi Acta Petri, Pietro incontrerà Gesù sulla via Appia, a breve distanza da questa chiesa, nei pressi delle attuali Catacombe di S. Callisto. Alla sua domanda: “Signore dove vai?” (Domine quo vadis?), il Signore risponde: «A Roma per essere crocifisso di nuovo». E Pietro comprende di esser chiamato a dare la sua vita a Roma come il Maestro.
Un’altra tradizione colloca l’episodio nel trasferimento di S. Pietro dal carcere al luogo del martirio nel 67 d.C.
Ai tempi di S. Gregorio Magno (590-604), la Chiesa fu dedicata ai Santi martiri Nereo ed Achilleo, ma mantenne nel nome il “Titulus fascicolar”. Il luogo di costruzione era paludoso e malsano tanto che, sotto il pontificato dì Leone III (814), la vecchia chiesa era ormai completamente diroccata e affondata nel terreno.
Papa Leone III decise di abbattere la vecchia chiesa e farne costruire una nuova di maggior decoro e bellezza in una zona più stabile nei pressi . Di questo periodo, resta oggi il mosaico dell’arco trionfale, che ancora si può ammirare.
Dopo un secondo periodo di abbandono, Papa Sisto IV (1471-1484), per il Giubileo del 1475, la restaurò ridimensionandola ed apportando alcune modifiche strutturali, come l’adozione dei pilastri in muratura al posto delle colonne. Di nuovo seguì un periodo di degrado fino alla vigilia del Giubileo del 1600.
Il Card. Cesare Baronio, della Congregazione dell’Oratorio di Roma, fece istanza al Papa per averne il titolo cardinalizio con il proposito di riportarla a nuovo splendore. Con un breve di Papa Clemente VIII del 29 giugno 1597, la chiesa venne assegnata in perpetuo alla Congregazione dell’Oratorio. E’ questa la data che segna la nuova storia della Basilica. Il Cardinal Baronio profuse un grande impegno, portando a termine intensi lavori di ristrutturazione e di abbellimento, tra i quali il ciclo di affreschi che decorano tutte le pareti della chiesa. I risultati di quest’opera sono ancora oggi sotto i nostri occhi.
Flavia le più piccola di casa farà la damigella, e i fratelli e cugini l’accompagneranno; ho contribuito facendo un coprispalle bianco per la sposa e uno rosso scuro per la damigella, :
Qui Flavia durante una prova, detesta provare e farsi riprendere, e devo confessare che per convincerla ricorro alla più bieca corruzione(cioccolata, mezz’ora di giochi sull’ipad..)
..quello della sposa..non si mostra prima delle nozze..
SPIEGAZIONE DEL COPRISALLE
Misura 4 anni
tecniche:
aumento lavorando 2 volte 1m:
aggiungere 1m lungo il ferro montandola a nuovo:
riprendere le m e lavorarle al dir:
chiusura delle m a picot:
SEGNAPUNTI:
io uso dei cappietti fatti con lana di copore diverso, non essendo rigidi non disturbano durante la lavorazione.
Il bolerino di Flavia, misura 4 anni,un topdown semplicissimo, un cardigan con solo 2m per i davanti, con le m riprese alla fine tutt’attorno per creare un bordo-collo ; l’ho lavorato con ferri 4,sono bastati 2 gomitoli da 50 gr,
Ho montato 62m, ho lavorato il primo ferro al rovescio, mettendo 4 segnapunti,per dividere i davanti dalle maniche e dal dietro:
quindi i segnapunti li ho inseriti: 1 dopo 2m, un altro dopo dopo 12m, poi dopo 34, e infine l’ultimo dopo le 12m dell’altra m e prima delle 2 del davanti.
ferro successivo al diritto del lav:ho lavorato 2 volte la m prima e la m dopo ogni segnapunto, avremo così aumentato 8 m in questo ferro=70m
f succ: rov
Ripetere questi 2 ultimi ferri per altre 16 volte, alla fine degli aumenti avremo 198m.
Dovreste essere arrivati ad una lunghezza dello scalfo di 15cm, se così non fosse, lavorate un altro ferro di aumenti.
Al successivo ferro sul dir del lavoro, lavorate diritto fino al primo segno, mettete in attesa(io uso per mettere in attesa le m ,un ferro circolare) le m fino al secondo segno(quelle della manica), lavorate al dir fino al terzo segno(il dietro) mettete in attesa le m fino all’ultimo segno(altra manica) lavorate quindi le ultime m del davanti.
Al ferro succ, rovescio, lavorate il davanti, montate 4m , lavorate il dietro, montate 4 m, lavorate il davanti.(per montare le m seguite la spiegazione del video)
Proseguite quindi a m rasata su tutte le m per 15cm, dalla divisione delle maniche dal corpo, finendo ad un ferro diritto, lavorate ancora 6 (oppure 8) ferri diritti,poi sul rovescio del lavoro, chiudete le m a picot:chiudere 3m, riportare sul ferro di sinistra la m rimasta a destra, aggiungere 2m, chiudere 5m, riportare a sinistra la m rimasta a destra, aggiungere 2m, chiudere 5m, ripetere fino ad avere chiuso tutte le m.(guardate il video all’inizio della spiegazione).
Ritornare a lavorare le maniche,montare alla fine dei primi 2 ferri, 2m(ho aggiunto 4m al sottomanica quindi aggiungo 2m anche ai lati delle maniche), lavorare a m rasata per 15 cm , poi i 6/8 ferri a legaccio e ho chiuso a picot.
Per creare un secondo bordo alla manica, sul rov del lavoro, ho ripreso le m sul primo ferro di legaccio, ho proseguito a m rasata fino al picot del bordo fatto in precedenza, ho lavorato 6/8 ferri di legaccio, quindi ho chiuso a picot sul rov del lavoro.
Se volete una manica ancora più ricca potete aggiungere un terzo bordo.
Ripetere per l’altra manica.
Ora faremo il bordo dei davanti e attorno allo scollo:al diritto del lavoro iniziando dal basso del davanti destro, ho ripreso lungo la parte diritta del davanti, 3m ogni 4 ferri(riprendo 3m, poi ne salto una ) poi una m ogni ferro nella parte sopra la manica e lungo il dietro, lo stesso dall’altra parte fino al fondo del davanti sinistro; dovete riprendere lo stesso n di m per ogni davanti e per ogni manica, per cui dopo averle riprese dal davanti destro e dalla spalla destra, contatele.(per riprendere le m guardate il video)
Lavorate a m rasata per 5 cm, poi chiudete tutte le m.
Il bordo si arrotolerà naturalmente.
A matrimonio avvenuto, vi sommergerò di foto, soprattutto dei bambini!!.
