Ho ricevuto 2 mail interessanti, anche se gli argomenti sono diversi; una lettrice mi scrive chiedendomi chi ha inventato i ferri circolari; non so se il tono potrebbe essere del genere:”..ma chi ..cavolo ha inventato i ferri circolari..!!? ( come per dire che non se ne sentiva il bisogno,,) oppure era un sincero interesse, nel primo caso potrei capirla molto bene, mi sono rifornita di ben due set di ferri, ho studiato, ma quando mi devo deciderli ad usarli, il mio cuore piange, perchè ancora vado lenta.. nel secondo caso invece, non ho trovato notizie proprio sui ferri circolari , ma sulle storia della maglia avevo pubblicato tempo fa un articolo, qui:http://lamagliadimarica.com/2012/10/04/la-moda-infantile-nel-tempo/
e questo ho trovato su Wikipedia:
“L’inizio del lavoro a maglia non ha una datazione certa per la difficoltà di distinguere se le notizie pervenute riguardassero il lavoro eseguito ai ferri oppure quello a telaio.
Certo è che questo argomento, recentemente rivalutato da studi approfonditi, ci offre notizie sicure e documentate solo quando ci si ferma al II o III secolo dopo Cristo perché prima la storia si confonde troppo spesso con la leggenda.
Sono state però trovate sculture che risalgono al IV secolo a.C. che hanno fatto ipotizzare che il lavoro a maglia fosse ormai entrato nella vita quotidiana, come dimostra una statua greca, che si trova ad Atene, nel Museo del Partenone, Kore n. 670, che sembra indossare un maglione come quello dei nostri tempi.
Pur non avendo documenti specifici al riguardo, ad una osservazione attenta, si può notare che l’artista ha riprodotto con lo scalpello la lavorazione del punto a coste – 3 maglie diritte alternate a tre rovesci oppure un’alternanza di 7 diritti e tre rovesci – nelle vesti senza cuciture che venivano indossate durante le cerimonie sacre.
Da tener presente che il numero tre e il numero sette erano considerati numeri dal potere magico.”
la seconda mail mi ha fatto sorridere, era già capitato , miscrive Nadia:
“Ciao Marìca,
